POESIE - ABRUZZO
I tagliaticci
Conversazione tra due popolani sul menù della mensa serale. Giacomino nel rispondere all'amico che gli chiede cosa mangerà, fornisce(a modo suo e utilizzando un linguaggio "ripulito" per nobilitare la sua magra cena) una gustosa ricetta dei Tajarilli: sorta di pasta ottenuta tagliando la sfoglia di farina ed acqua a listerelle di sezione quadrata e condita con un soffritto di lardo salato di maiale.
Dialetto: Abruzzo

I tagliaticci
I tagliaticci
- Chi tti migne massære , Ggiacumì? –
- I tagliaticci col salato sfritto –
- E ccoma c’hi’ pinzète? oh chi scì…! –
- I tagliaticci col salato sfritto –
- Coma sarebb’a ddire? – Toh! nni’ si’?!
ma allora non capisci, statti fitto:
tu te li fai far grossi… così…
te li cuoci, scolati, ad un marmitto,
ci abbocchi a sopra tutti li pezzetti,
gli fai far pla-pplà, pla-pplà, pla-pplà,
e lo accongi , capisci?!; te ne metti
un piatto cupo e mmangi e come va…
ingrassa; sai, quel piatto, quello buono…-
- Ed il formaggio nn’ ge lo metti?
– Nono –




Città S. Angelo
22 Settembre 1894




Traduzione in italiano

I taglierini
-Cosa ti mangi questa sera, Giacomino?
- I tagliaticci col salato sfritto.
- E come ci hai pensato? Oh che tu sia ucciso...!
- Proprio così: i tagliaticci col salato sfritto!
- Come sarebbe a dire?
- Toh! Non sai di cosa parlo?
Ma allora taci ed ascolta: Tu te li fai fare grossi... così... te li cuoci, asciutti, in una pentola di coccio,
ci versi sopra tutti i cubetti di lardo,
e fai saltare il tutto a lungo nella padella
e condisci così il tutto, capisci? te ne servi abbondantemente in un piatto fondo
e mangi, e sentirai che bontà
è un piatto di sostanza ed è molto buono...
- Ma il formaggio non ce lo metti?
- Assolutamente no!



Racconto inviato da: Vincenzo Ranalli