I racconti della regione abruzzo
La fuga in Eggitto
C’è una leggenda narrata dai nostri contadini incentrata sulla fuga della Sacra Famiglia in Egitto.Sono narrate varie vicissitudini di questo viaggio e ognuna di esse riguarda un animale o una pianta che aiutano e proteggono i fuggiaschi, o li danneggiano. Per ciascuna di esse viene data da parte della Madonna una benedizione e un’interdizione, oppure una maledizione. Ho riflettuto molto su questa leggenda perché essa in pratica stabilisce dei tabù rispetto a certi animali che, guarda caso, sono tutti animali utili alla campagna in quanto sono divoratori di insetti. Per quello che riguarda invece le piante, soprattutto le piante medicinali, nella parte finale della leggenda c’è un vero e proprio enunciato che manifesta una precisa concezione del rapporto tra l’uomo e la natura, semplice e nello stesso tempo grandiosa. Riflettiamo sull’ultima frase: «...jòj’a-màj’i-dumën’a-tà » che, tradotto, vuol dire: «...oggi a me e domani a te» . Il senso è: oggi raccogliendoti e mangiandoti tu sei utile a me, domani io morendo e tornando alla terra la renderò fertile col mio corpo e ti sarò di nutrimento. Il debito è saldato e il grande ciclo della natura è compiuto. Che splendida base filosofica per un manifesto ecologista..non trovate?
Inviato da: Silvio Pascetta
C’è una leggenda narrata dai nostri contadini incentrata sulla fuga della Sacra Famiglia in Egitto.Sono narrate varie vicissitudini di questo viaggio e ognuna di esse riguarda un animale o una pianta che aiutano e proteggono i fuggiaschi, o li danneggiano. Per ciascuna di esse viene data da parte della Madonna una benedizione e un’interdizione, oppure una maledizione. Ho riflettuto molto su questa leggenda perché essa in pratica stabilisce dei tabù rispetto a certi animali che, guarda caso, sono tutti animali utili alla campagna in quanto sono divoratori di insetti. Per quello che riguarda invece le piante, soprattutto le piante medicinali, nella parte finale della leggenda c’è un vero e proprio enunciato che manifesta una precisa concezione del rapporto tra l’uomo e la natura, semplice e nello stesso tempo grandiosa. Riflettiamo sull’ultima frase: «...jòj’a-màj’i-dumën’a-tà » che, tradotto, vuol dire: «...oggi a me e domani a te» . Il senso è: oggi raccogliendoti e mangiandoti tu sei utile a me, domani io morendo e tornando alla terra la renderò fertile col mio corpo e ti sarò di nutrimento. Il debito è saldato e il grande ciclo della natura è compiuto. Che splendida base filosofica per un manifesto ecologista..non trovate?
Inviato da: Silvio Pascetta
La vöte de Sànde Martöne
Nella nostra tradizione San Martino è il protettore del vino e si narra una leggenda sulla sua vita per spiegare questa attribuzione. La figura del santo non ha niente a che fare con il Santo venerato dalla chiesa, ma è una figura che ricalca in modo impressionante quella di Bacco. Ecco il testo della leggenda in dialetto così come mi è stata tramandata. Nella mitologia classica dal corpo di Bacco ucciso spunta la vite e questo è anche il punto centrale della figura di San Martino nella leggenda.Un'analisi attenta del testo della tradizione ci dice molto sul sincretismo pagano-cristiano ancora largamente diffuso nella nostra tradizione, tenuto conto che la festa di questo santo l'undici novembre è associataa una particolarissima festa detta "Processione dei cornuti" che è un vero e proprio relitto del Baccanale e delle feste della fertilità.
Inviato da: Silvio Pascetta
Nella nostra tradizione San Martino è il protettore del vino e si narra una leggenda sulla sua vita per spiegare questa attribuzione. La figura del santo non ha niente a che fare con il Santo venerato dalla chiesa, ma è una figura che ricalca in modo impressionante quella di Bacco. Ecco il testo della leggenda in dialetto così come mi è stata tramandata. Nella mitologia classica dal corpo di Bacco ucciso spunta la vite e questo è anche il punto centrale della figura di San Martino nella leggenda.Un'analisi attenta del testo della tradizione ci dice molto sul sincretismo pagano-cristiano ancora largamente diffuso nella nostra tradizione, tenuto conto che la festa di questo santo l'undici novembre è associataa una particolarissima festa detta "Processione dei cornuti" che è un vero e proprio relitto del Baccanale e delle feste della fertilità.
Inviato da: Silvio Pascetta