POESIE - FRIULI VENEZIA GIULIA
Mussa vernacola
Poesia in bisiac, del 1837, scritta da uno dei massimi botanici del tempo, Leonardo Brumati. Si tratta di un'invettiva contro alcuni possidenti terrieri che vollero creare delle risaie nel monfalconese creando grandissimi problemi alla popolazione locale.
Dialetto: Friuli Venezia Giulia

Mussa vernacola
Un tenp un bon udor la bavisela
sufiava su de la marina cara
ma dès cu’i risi, questa la é bela,
vien su una spussa che l’é propio rara.


No i à vulù scoltarme co diseuo
de no piantar quei risi ta ’l paludo
e i siori quando che mi lazò andeuo
i me feva scanpar como un por gudo


par guantarme de bot in ta la nassa.
Ma mi cun arte desfauo la madassa
scrivendoghe a Gurizia le reson


che no le à valù, parché al paron
l’é senpre lu che al vinze e intant al por
al à magnà le vache e al so lavor.







Traduzione in italiano

Asina vernacola
Un tempo un buon odore la brezza leggera
portava su dalla marina cara
ma ora con le risaie, questa è bella,
arriva una puzza davvero rara.

Non mi hanno voluto ascoltare quando ripetevo
di non coltivare il riso nella palude
e i ricchi, quando mi recavo laggiù,
mi facevano scappare come un povero pesce

per cercare di farmi poi finire nella rete.
Ma io con arte disfacevo la matassa
scrivendo a Gorizia le ragioni

che però non sono servite, perché il padrone
alla fine è sempre lui a vincere e intanto il povero
ha perduto le mucche ed il suo lavoro.



Racconto inviato da: Leonardo Brumati