POESIE - LAZIO
Er cagnolo

Dialetto: Lazio

Er cagnolo
Sei er compagno fidele pe’ ‘na vita
me stai incollato come ‘na calamita.
Nun fiati..nun m’offenni..si te chiamo
subbito cori sapenno quanto t’ amo.

Si quarcuno pe’ caso s’avvicina
lo tieni d’occhio e quanno sto in cucina
speri sempre che pe’ distrazzione
caschi quarcosa della colazzione.

Nun chiedi gnente e si te porto ar prato
disotteri quell’osso informicato
pe’ portallo in regalo a li tuoi amati
come fosse un diamante a più carati.

Me guardi co’ quell’occhi dilicati
grossi e profonni come l’assetati…
Vorrebbe da sapè chi è che è stato..
che sur raccordo…lì.. t’ha abbannonato!



Traduzione in italiano

Il cane
Sei il compagno fedele di una vita
mi stai incollato come una calamita.
Non fai un fiato..non mi offendi....se io ti chiamo
corri subito sapendo quanto ti amo.

Se qualcuno per caso mi si avvicina
lo tieni d'occhio e quando sto in cucina
speri sempre che per distrazione
mi cada qualcosa della colazione.

Non mi chiedi mai niente e se ti porto al prato
disotterri un osso pieno di formiche
per portarlo in dono ai tuoi cari
come se fosse un diamante a più carati.

Mi guardi con quegli occhi dolci e delicati
grandi e profondi come lo sguardo degli assetati....
vorrei tanto sapere chi è stato
ad abbandonarti sul raccordo.

Racconto inviato da: Paola Durantini