POESIE - CALABRIA
Furbi e fessi
Sonetto ironico del poeta cauloniese Orazio Raffaele Di Landro, nel quale egli fa una distinzione tra furbi e fessi; pubblicato sul numero 7/8 di luglio/agosto 2011 di Nuovo domani Sud.
Dialetto: Calabria

Furbi e fessi
Tra furbi e fessi c'è na differenza,
na differenza propria di sostanza;
chi non riguarda a facci oppuru a panza,
ma soprattuttu riguarda a coscienza.

Riguarda poi puru l'intelligenza,
e l'umiltà, a forza, ed a costanza,
a memoria, u coraggiu, ed a pacienza,
o boria, presunzioni, ed ignoranza.

E propria i fessi ndannu i qualità
(nta tutti chisti supa nominati)
chi currispùndunu cu l'onestà.

I furbi inveci sunnu sciagurati.
Su' propria i fessi a vera nobiltà,
l'omini veramenti titolati.



Traduzione in italiano

Furbi e fessi
Tra furbi e fessi c'è una differenza,
una differenza proprio sostanziale;
che non riguarda la faccia oppure la pancia,
ma riguarda soprattutto la coscienza.

Riguarda poi pure l'intelligenza,
e l'umiltà, la forza e la costanza,
la memoria, il coraggio e la pazienza,
o boria, presunzione ed ignoranza.

E proprio i fessi hanno le qualità
(tra tutte queste sopra citate)
che corrispondono con l'onestà.

I furbi invece sono sciagurati.
Sono proprio i fessi i veri "nobili",
gli uomini veramente titolati.

Racconto inviato da: Orazio Raffaele Di Landro