POESIE - LAZIO
Lu pecoraru
Canto popolare.
Dialetto: Lazio

Lu pecoraru
Lu pecoraru che va alla Maremma,
se crede da esse giudice e notaru.
La coda della pecora è la penna,
la pelle della pecora è la carta,
lu sicchiu dellu latte è o callamaru.
Lu pecoraru piagne quanno fiocca
e ride quanno magna la ricotta.

Bassa Sabina (RI)



Traduzione in italiano

Il pastore
Il pastore che va in Maremma,
crede di essere giudice e notaio.
La coda della pecora è la penna,
la pelle della pecora è la carta,
il secchio del latte è l'inchiostro.
Il pastore piange quando nevica
e ride quando mangia la ricotta.