RACCONTI - CALABRIA
Don Giamba
Il modesto ciabattino si lamenta della sua condizione che gli permette, appena, una purga di sale inglese.
Il modesto ciabattino si lamenta della sua condizione che gli permette, appena, una purga di sale inglese.
Dialetto: Calabria
Don Giamba
Quand'eru cotradu, mi ricordu di "don Giamba", magru e cu' l'occhiali, sempri sedutu a' banchitta fra attacci e simiggi. Jeu passava pemmu vaju a' scola media a Radicina e jidu mi dava i sordi mu 'nci 'ccattu 'u sali 'ngrisi. Ricordu ca dicìa:
"Chidu dall'artu ci tempesta,
chidu da 'bbassu si futti chidu chi resta:
fra dui artissimi
simu strafottutissimi".
Traduzione in italiano
Don Gianbattista
Fra le figure popolari della mia infanzia, negli anni '40 ricordo "don Giamba", magro e occhialuto, seduto al suo deschetto fra "attacci" e "simiggi" (bullette), intento a declamare la sua desolante concezione di vita nei riguardi delle classi meno abbienti:
"Quello dall'alto ci tempesta,
quello dal basso si frega ciò che resta:
fra due altissimi
siamo strafottutissimi!".
Come a dire: è sempre il misero Pantalone a pagare!
Così, l'onesto ciabattino, dopo il legittimo sfogo, consegnava a me (che da S. Martino mi recavo alla Scuola Media di Taurianova)pochi spiccioli perchè gli procurassi la solita purga di "sale inglese".
Racconto inviato da: Domenico Caruso