RACCONTI - LOMBARDIA
Sentì li martilini
Secondo un vecchia credenza, un tempo diffusa in Alta Lombardia, le anime dei defunti si manifesterebbero, con insistenti ticchettii. Un tempo chi sentiva questo strano rumore, a volte andava dal parroco a fare celebrare una messa di suffragio per i propri defunti. Questa credenza è stata ormai quasi completamente dimenticata.
Dialetto: Lombardia

Sentì li martilini
Na volta quandu as sera sui muncc an piena staa al capitava da sintì li martilini.
L'era an tich rich continuo, ca'l desmeteva mai.
I noss vècc i credeva ca'l podèva véss li animi di por morcc chi sa lamentava e i volèva vèss regordà.
Alura sa usava andà dal prevost a fa dì an ufizi par i morcc, perchè fursi i sa sentiva an poo desmentegàa o i gh'ava besogn da oraziùn.
Stu fato però adès al dovariss vèch na spiegaziùn:
I era i caiaroeuj chi vava an amur e i fava di vers par tirà li so femni.




Traduzione in italiano

Sentire "le martilini"
Un tempo quando in estate si era sugli alpeggi capitava di sentire "le martilini".
Era un tic tic continuo che non si fermava mai.
I nostri antenati credevano che si trattasse delle anime dei defunti che si lamentavano e volevano essere ricordate.
Allora si usava andare dal parroco per
fare celebrare una messa perché forse i morti si sentivano un po' dimenticati o avevano bisogno di preghiere.
Ora però questo fatto dovrebbe avere una spiegazione: erano i tarli che andavano in amore e facevano dei versi per attirare le femmine.

Racconto inviato da: Giacomo