POESIE - LIGURIA
O zeugo di sordatti
Un pendio litoraneo povero d’erba e un canneto che si anima e pare assecondi, coi suoi brillii e strosci continui, un vivace gioco di bimbi. Nel baluginare argenteo delle cime fiorifere delle canne che si agitano al vento e scintillano al sole di Liguria lampeggiano gli occhi dei “matetti” per la passione del gioco che li assorbe ed entusiasma. E dei ragazzi il poeta segue con lo sguardo i movimenti chiassosi: ma la fantasia sua, e quindi la nostra, è abbagliata essenzialmente dai colori cangianti di quel lempo di lido, assorta dietro a quell’indefinito strusciarsi dei “ciumassi” delle canne, nel cielo.
Dialetto: Liguria

O zeugo di sordatti
I àn miscio d'argento
e càne i ciumassi:
se o gh'è in pò de vento
oh, che barlocciò!

Se poi gh'è do su
pe-o pron povio d'erba,
i cangia de co
e ciume lasciù...

E-i manda lampetti,
i manda scintille:
e l'euggi a-i matetti
sun tutta pasciun...

E.i stroscia i ciumassi
che brilla in to cè:
pe-o pron fan gran passi,
i cria, i sun matti,

co-e sciue de cane
i zeuga a-i sordatti



Traduzione in italiano

Il gioco ai soldati
Le canne hanno emesso
pennacchi d’argento:
se c’è un poco di vento
oh, che sciaguattare !

Se poi c’è del sole
sul prato povero d’erba,
cambiano colore
le piume lassù….

E mandano piccoli lampeggi
mandano scintille:
e gli occhi dei bambini
son tutta passione….

E strappano i “ciumassi”
che brillano nel cielo:
per il prato fanno gran corse,
e gridano, e sono matti,

Con i fiori di canna
giocano ai soldati……..


Racconto inviato da: Luigi Panero di Loano