PROVERBI - CAMPANIA
Senza Titolo

Dialetto: Campania

Senza Titolo
Chi m’à cecato!?



Traduzione in italiano


Ad litteram: chi mi à accecato!? Id est: chi mi à indotto a regolarmi nella maniera in cui mi sono regolato, quasi rendendomi cieco, al segno di non farmi rendere conto o del pericolo a cui andavo incontro o degli errori che mi accingevo a compiere. Va da sé che la locuzione non è una vera e propria domanda, quanto una sorta di pubblica confessione del proprio errore a causa del quale ci si trova in situazioni fastidiose; ci si chiede cioé da chi dipenda ciò che è capitato, ma lo si fa quasi surrettiziamente, ben sapendo di essere i soli responsabili degli accadimenti cui ci si riferisce.
chi= chi, pron. rel. o interr. invar. [solo sing. ; ant. anche pl.] colui il quale, colei la quale (con valore dimostrativo-relativo; usato sia come sogg. sia come compl.): con etimo dal lat. qui (colui).
à cecato= lett. à accecato e per traslato à spinto, à indotto voce verbale (3° pers. sing. del pass. pross.) dell’infinito cecare/cecà=accecare con etimo dal lat. caecare= accecare, render cieco.