PROVERBI BASILICATA
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
U cani mùzzikit'ssembe a u strazzatu.
Il cane morde sempre al povero (Lauria,Basilicata Meridionale).
Basilicata
Quannu lu culu fa lu ventu, lu spezziale stà n'abbentu.
Quando il culo fa vento, lo "speziale" sta sull'uscio. E' necessario chiedere a lui qualche rimedio. "Speziale" era il nome del farmacista fino agli anni '50 del secolo scorso.
Basilicata
Jè amar' coma a ru tusk.
E' amaro come il veleno. Quando si assaggia qualcosa dal sapore molto amaro.
Basilicata
Si bboi vanci,si no bboi mannaci.
Se vuoi vai, se non vuoi manda. Se si vuole ottenere qualcosa bisogna interessarsene direttamente, non servirsi di altre persone.
Basilicata
Cu n'uocch uarda la hatta e cull'at frigg u pesc.
Con un occhio guarda la gatta e coll'altro frigge il pesce. Chi è strabico divergente: sembra che mentre segue la frittura del pesce con un occhio, con l'altro controlla i movimenti del gatto.
Basilicata
Megghj ric d' sangue ca ric d' sold (Grassano).
Meglio essere in buona salute che ricco di soldi (e non avere la salute).
Basilicata
U pesce puzz da cap.
Il pesce puzza dalla testa. Il male, quando c'è, si trova già "in alto".
Basilicata
U mir iè "u latt" di vicchj.
Il vino è "il latte" dei vecchi. Perché, a torto, si credeva che il vino desse energie.
Basilicata
Chi tropp s'abbascia lu cule s'mostra.
Chi si china troppo il culo mostra. Detto che può avere anche un senso figurato.
Basilicata
Li ciucce "nnanz" e li cavadde appresse.
Gli asini davanti e i cavalli dietro. Gli asini sono cocciuti e talvolta devono essere continuamente sollecitati. Stare dietro al cavallo è pericoloso perché possono tirare calci!
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