PROVERBI EMILIA ROMAGNA
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
Aiò un dievli per cavél.
Ho un diavolo per capello.
Emilia Romagna
L’è mei un mort ad chesa che un marchigien sla porta.
È meglio avere un morto in casa che un marchigiano sulla porta (si narra che all’epoca dello Stato Pontificio i marchigiani erano esattori di tasse, da qui il detto).
Emilia Romagna
La ciap capot.
Ha preso cappotto (quando nel gioco del tresette gli avversari non realizzano neanche un punto).
Emilia Romagna
L’è mèi campè un dé da lion che zènt da pigra.
È meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora.
Emilia Romagna
L’ha psì fora dl’urinel.
Ha pisciato fuori dal vaso (ha parlato a sproposito).
Emilia Romagna
E fa sempre la vosa de pess.
Fa sempre la voce del pesce (non parla mai).
Emilia Romagna
L’è nir com un capel da pret.
È nero come un cappello da prete (una persona scura di pelle, abbronzata.)
Emilia Romagna
Da chi trop spess i va a cunsé, b-sogna sempra diffidé.
Da chi troppo di frequente si va a confessare, bisogna sempre diffidare (una persona poco affidabile, perché quando al prete confessa una malefatta ne pensa già un’altra, tanto con il Padreterno si mette sempre a posto).
Emilia Romagna
Te tvo la botta pina e la moi imbriega.
Tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca.
Emilia Romagna
L’è tont com una topa.
È tonto come un topone (per dire di uno che è tonto completo).
Emilia Romagna