PROVERBI LAZIO
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
La léngua non tè gl'uosso ma fa glio fuosso!
La lingua non ha l'osso ma procura un fosso!
Lazio
La lingua non ha l'osso ma procura un fosso!
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còm Catarinéa, Natalinéa
Il meteo del giorno di Santa Caterina (25novembre) sarà identico al giorno di Natale.
Lazio
Il meteo del giorno di Santa Caterina (25novembre) sarà identico al giorno di Natale.
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Te pozzeno fa i bùttuni de matreperla (imprecazione sermonetana).
Ti possano fare i bottoni di madreperla. E' una maledizione perché i bottoni di madreperla erano presenti sul vestito del morto.
Lazio
Ti possano fare i bottoni di madreperla. E' una maledizione perché i bottoni di madreperla erano presenti sul vestito del morto.
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Te pozza dà 'no fùrmine a cèlo sereno (imprecazione sermonetana).
Ti possa cogliere un fulmine a ciel sereno.
Lazio
Ti possa cogliere un fulmine a ciel sereno.
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La caglìna, a cchìcco a cchìcco, se magna la casa co' tutto glio tìtto (dialetto sermonetano).
La gallina, a chicco a chicco, si mangia la casa con tutto il tetto. Cioè, un po' alla volta, lo scialacquatore si mangia tutto il patrimonio.
Lazio
La gallina, a chicco a chicco, si mangia la casa con tutto il tetto. Cioè, un po' alla volta, lo scialacquatore si mangia tutto il patrimonio.
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Glio merlo 'ngabbia non canta pe' ammore, canta pe' rrabbia
Il merlo in gabbia non canta per amore, canta per rabbia (proverbio sermonetano).
Lazio
Il merlo in gabbia non canta per amore, canta per rabbia (proverbio sermonetano).
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Sermoneta prima t'engrassa e dòppo te frega (proverbio sermonetano più famoso).
Sermoneta prima ti fa ingrassare ma dopo ti frega. Il proverbio fa riferimento alla malaria che infestava le paludi pontine per cui la gente si trasferiva a Sermoneta (in collina), illudendosi di sfuggire alla terribile malattia, ma la malaria colpiva anche lì con uno pseudo-ingrassamento a cui seguiva però la malaria cronica con ingrossamento del fegato e della milza ed edemi (il cosiddetto "ingrassamento").
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Sermoneta prima ti fa ingrassare ma dopo ti frega. Il proverbio fa riferimento alla malaria che infestava le paludi pontine per cui la gente si trasferiva a Sermoneta (in collina), illudendosi di sfuggire alla terribile malattia, ma la malaria colpiva anche lì con uno pseudo-ingrassamento a cui seguiva però la malaria cronica con ingrossamento del fegato e della milza ed edemi (il cosiddetto "ingrassamento").
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Da giovane la cellètta, da vecchia la bussolètta (dialetto di Sermoneta)
Si dice della donna di facili costumi da giovane, mentre da vecchia si dedica alla chiesa, chiedendo l'elemosina con la "bussolètta".
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Si dice della donna di facili costumi da giovane, mentre da vecchia si dedica alla chiesa, chiedendo l'elemosina con la "bussolètta".
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La vita è 'n'affattàta alla fenèstra (Dialetto di Sermoneta).
La vita è un'affacciata alla finestra.
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La vita è un'affacciata alla finestra.
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Madonna, Madonnella, che stai vestita da monacella,
viècci tu stanotte, 'ncì mannà chiglio brutt'ome
ca se ngàgna l'agnìma mia, viecci tu Madonna mia.
Madonna Madonnella che sei vestita da monacella, Vieni tu stanotte, non mandare quell'uomo brutto che si prende l'anima mia, vienici tu madonna mia. (Santi Cosma e Damiano, Latina.) Il proverbio è diffuso anche in altri paesi del Lazio meridionale.
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Madonna Madonnella che sei vestita da monacella, Vieni tu stanotte, non mandare quell'uomo brutto che si prende l'anima mia, vienici tu madonna mia. (Santi Cosma e Damiano, Latina.) Il proverbio è diffuso anche in altri paesi del Lazio meridionale.
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