PROVERBI LAZIO
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
L'omu, lu cane e lu cavallu hau da essè de razza (Rieti).
L'uomo, il cane e il cavallo devono essere di razza.
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Chi ci ha lo pa' non ci ha li'enti.
Chi ha il pane non ha i denti. Chi ha ricchezza nella vecchiaia non può approfittarne, se manca la salute.
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Bastanu la salute e un paru de scarpe noe pe fà lu girru de lu munnu.
Bastano la salute e un paio di scarpe nuove per fare il giro del mondo, Interpretando questo detto, si potrebbe capire che basta la salute e un paio di scarpe nuove per fare cose eccezionali.
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A Natale senza sordi se sta male.
A Natale senza soldi si sta male. Da sempre Natale è un periodo speciale: è una festa della famiglia. come si può fare senza soldi?
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A li muli no ji sta reto, a li matti stai lontano.
Ai muli non stare dietro, dai matti stai lontano. Tra le due la cosa piu saggia è non stare dietro ai muli, scalciano.
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A li venti de feabbraru nptte e jornu a paru (Rieti).
Al venti di febbraio notte e giorno sono a pari. Per quella data la notte è lunga quanto il giorno.
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L'incenzo serve più a li preti che a li morti.
L'incenso serve più ai preti che ai morti. In questo proverbio compare quel sentimento di diffidenza e sospetto verso il clero in generale che sempre è esistito anche in passato. Una domanda era ricorrente: quanti tra i preti agivano veramente per il bene dei fedeli? Le risposte ovviamente erano diverse, con molteplici sfaccettature.
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Gnisuno pò morì come jè pare.
Nessuno può morire come gli pare. La morte è imprevista e imprevedibile.
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Sant'Antogno dalla barba bianca o nee o fanga.
Sant'Antonio dalla barba bianca o neve o fango. Il tempo è comunque inclemente.
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Chi s'addorme co li vatti s'arrizza co le puci.
Chi si addormenta coi gatti si alza con le pulci. Conclusione: il letto deve essere sempre in condizioni di pulizia ideali.
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