PROVERBI MARCHE
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
Lu semare de sette patrù, se meriette de fame.
Il somaro di sette padroni, è morto di fame. Perché nessuno lo voleeva accudire, pensando che lo facesso l'altro.
Marche
L'ome da vì, une vale nu quatrì
L' uomo da vino, non vale un quattrino. Non dà affidamento.
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L'operaiu sfaticatu lavora comme 'n cane legatu.
L'operaio sfaticato lavora come un cane legato. Ovvero lavora molto poco perchè non è libero nei movimenti.
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Quanno a la femmena l'estro l'assale, l'istinto sulla ragljone de certo prevale.
Quando alla donna l'estro l'assale, di certo l'istinto sulla ragione di certo prevale.
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Moglje e voi de li paesi toi.
Moglie e buoi dei paesi tuoi.
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La femmena è comme una vella tavola apparecchiata che tutti deveno lodà e ammirà ma solo essa sa quilli che deve 'nvità.
La donna è come una bella tavola apparecchiata che tutti debbono lodare ed ammirare ma solo lei sa quelli che deve invitare.
Marche
Se se' satullu e abbeveratu ringrazia lu pastore che t'ha paratu.
Se sei sazio e hai ben bevuto ringrazia colui che ti ha permesso di mangiare e bere a sazietà.
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La vita è comme 'na cipolla: più la sfoglj più te fa piagne!
La vita è come una cipolla: più si allunga e più ti fa piangere!
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Quanno lu pecoraru va a Maremma glj pare d'esse principe e notaru: la coa de la pecora è la penna, lu sicchiu de lo latte è lu calamaru.
Quando il pastore andava in maremma credeva d'essere un principe e un notaio: la coda della pecora era la penna ed il secchio del latte il calamaio. Per i poveri pastori dell'Appennino marchigiano i pascoli della Maremma erano ricchi seppur rischiosi a causa della malaria. Ma questo a loro poco interessava...
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Lu SE e lu MA è lu paese de li cojoni!
Il se e il ma sono il paese dei coglioni (inutile fare ipotesi e congetture su ciò che non si può più cambiare).
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