Mòrta ggiòv'n' r'kkézza d'àn'm'.
Morte giovane ricchezza d'animo. Immaginario fantastico per lenire il dolore che comporta la perdita prematura di una persona. Valido anche ritenere che il giovane ha meno peccati sulla coscienza. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mòrs' u sciusscétt' e nno fòmm' kkjú kumbèr'.
Morì il figlioccio e non fummo più compari. Rimbrotto risentito a chi, non avendo più bisogno di te, non si fa più vedere nè sentire. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mmiénz' la kjàzz' s' véd' a ccí s' sèp' vést'.
In piazza si vede chi si sa vestire. Prima o poi viene sempre il momento in cui non si possono più nascondere i propri difetti e le proprie pecche. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Miér' vékkj' e jjuógghj' d'annèt'.
Vino vecchio ed olio di annata. Questo è il consiglio di chi se ne intende. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mién' u d'sc'tiédd' ka lu jínghj' lu panariédd',
"Tira" (metti in funzione anche) il ditino che lo riempi il cestino. Diamoci da fare ed operiamo per bene (le olive non si raccolgono ad una ad una col pollice e l'indice). - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mést' V'lès', addó ppàss' vé m'tténn' u nès'.
Maestro Biagio, dove passa va mettendo il naso. La curiosità gli deriva, senza alcuna colpa poverino, dal fatto che il Santo omonimo è appunto protettore di naso, orecchio e gola. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mèsc', jún' e ttèsc'.
Maggio, una e "tutto va a posto". La pioggia, in questo periodo, è bene che non sia continua e frequente ma che sia rara ed abbondante. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mèsc', fè kóm' t' piésc'.
Maggio, fa' come ti piace. Siamo in fase di chiara transizione climatica. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mén' u piésck' e askònn' la mèn'.
Tira la pietra e nasconde la mano. Il vile, il codardo che non ha il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia

Mén' tu d' l'uóv'!
Fa presto (datti da fare nel lavoro) tu dell'uovo! Raccontano di un padrone il quale si avvicinò furtivamente ai lavoranti ed a ciascuno, facendo credere che fosse il solo e riceverlo, regalò di nascosto un uovo. Dopo un po' pronunciò ad alta voce il detto e tutti gli obbedirono per ricambiare il privilegio che credevano di aver ricevuto. Diciamo dunque ...tanti piccioni con una fava. - Inviato da Vittorio Festa Palagiano (TA) vittorio.festa@email.it
Puglia