PROVERBI CORSICA
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
Ochju un vède, còre un sente.
Occhio non vede, cuore non duole.
Corsica
Un trema una foglia chi Diu non voglia.
Non trema una foglia che Dio non voglia.
Corsica
A la fine di tanti guai, un lucchesi un manca mai.
Dove ci sono tanti guai, un lucchese non manca mai. Lucca è stata una terra un po' a parte in Toscana: i Lucchesi erano mercanti e uomini d'affari molto abili, a volte di pochi scrupoli. Evidentemente in Corsica, la gente di Lucca non godeva di molte simpatie.
Corsica
Quandu u soli tramonta, u pultronu s'appronta.
Quando il sole tramonta, il poltrone (scansafatiche) si appronta (vuole mettersi al lavoro).
Corsica
Nipoti allevati soldi ghjittati.
Nipoti allevati soldi buttati. I legami tra zii e nipoti sono comunque sempre meno solidi.
Corsica
A chi stughji un perdi tempu.
Chi studia non perde tempo.
Corsica
U più beddu ceppu, teni lu par maghju.
Il più bel ceppo, tienilo per maggio. La legna bisogna consumarla ma con giudizio.
Corsica
U mondu è fattu a scala, a chi colla e a chi fala.
Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale. Le fortune sono alterne.
Corsica
A u cavallu dunatu un se cerca palatraghja (malattia della bocca del cavallo).
A caval donato non si guarda in bocca. I regali si accettano così come sono senza criticare, o cercare possibili difetti.
Corsica
A caccià senza métte, a bòtte canta.
A togliere senza mettere, la botte canta. Quando la botte è quasi vuota, battendo si sente il caratteristico "rumore". Questo almeno succedeva nelle vecchie cantine.
Corsica