Le poesie della regione Calabria
Si pecura ti fai lupu ti mangia...
Poesia del poeta Cauloniese Giovanni Di Landro, formata da otto quartine di endecasillabi. Il poeta qui vuole far capire che nella vita si deve fare attenzione a tutte le persone perchè spesso sono arroganti e prepotenti e anche se hanno torto riescono, con la loro prepotenza, ad avere ragione e a screditare le persone oneste. Ma la poesia, prendendo spunto da un noto proverbio calabrese, dice che non possiamo farci sopraffare da chi usa solo prepotenza e non merita nulla, e che quindi per vivere dobbiamo saperci destreggiare bene...
Inviato da: Giovanni Di Landro
A ttàula cunzata
Sonetto inedito, composto subito dopo aver ascoltato in televisione la notizia della morte di Luciano Pavarotti.
Inviato da: MAMUNI
Chisti versi
Sonetto inedito del poeta Orazio Raffaele Di Landro. In questa poesia il poeta dice che anche se dei suoi scritti resterà poco, certo non si potranno mai cancellare le idee e i pensieri che resteranno per sempre, anche dopo la sua fine.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
L'arti non si premia, ma s'ammira
Sonetto inedito del poeta cauloniese Orazio Raffaele Di Landro, nel quale si dice che è inutile organizzare premiazioni di poesia, poiché non sempre chi è premiato è veramente il migliore, ma tante volte proprio i migliori decidono di non scendere in campo. L'unico premio vero che può avere una poesia è la sincerità di chi giudica, come si legge negli ultimi due versi; ma questa è una cosa che capita raramente...
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Campamu tutti quanti nta stu mundu
Sonetto del poeta cauloniese Giovanni Di Landro, nel quale si critica il comportamento umano, sbagliato e dannoso soprattutto nei confronti dell'ambiente, che ci sta portando alla rovina.
Inviato da: Giovanni Di Landro
NT”A FURESTA
Il riso fa buon sangue. Ma a ben riflettere, anche tra gli uomini d’oggi scene del genere non sono poi rare. (dialetto calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI
PASTURI
Oggi esiste il cellulare, il videotelefono e tan- te altre comodità che ci regala il progresso, ma la vita dei pastori d’Aspromonte rimane dura ugualmente. (dialetto calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI
’A CHIANALEA
Così è chiamato un caratteristico quartiere di pescatori a Scilla (RC). Lirica dedicata a chi ama e apprezza la natura. (dialetto calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI
’O cìnima
Un qui pro quo… cercato con spirito. (dialetto calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI
ORAMAI…
Cercare il profumo di un fiore appassito è pura utopia. (dialetto calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI