Le poesie
della regione Calabria
Pe Pascale
Poesia con lo scopo di difendere uno dei più grandi poeti calabresi.
Inviato da: Silipo Rocco
Poesia con lo scopo di difendere uno dei più grandi poeti calabresi.
Inviato da: Silipo Rocco
Cheni e gatte
Quano i potenti si alleano tra di loro per gli altri non rimangono che le briciole
Inviato da: Antonio De Rosa Morano Calabro
Quano i potenti si alleano tra di loro per gli altri non rimangono che le briciole
Inviato da: Antonio De Rosa Morano Calabro
I primi scioperanti su' nta scola
Sonetto n. XXIV appartenente alla raccolta "Tu ndavìa dittu eu..." recentemente pubblicata dal poeta cauloniese Giovanni Di Landro. In questo sonetto si parla degli scioperi che si organizzano in Italia, ed in particolar modo nelle scuola, dove gli scioperi sono sempre tanti.
Inviato da: Giovanni Di Landro
Sonetto n. XXIV appartenente alla raccolta "Tu ndavìa dittu eu..." recentemente pubblicata dal poeta cauloniese Giovanni Di Landro. In questo sonetto si parla degli scioperi che si organizzano in Italia, ed in particolar modo nelle scuola, dove gli scioperi sono sempre tanti.
Inviato da: Giovanni Di Landro
I tradizioni spieganu u misteru
Sonetto n. XXXV appartenente alla raccolta: "Tu ndavìa dittu eu...", pubblicata nel marzo 2008 da Giovanni Di Landro. Il poeta qui vuole fare un elogio delle tradizioni popolari religiose, in particolare il suo riferimento implicito è a quelle del suo paese, Caulonia, che tante volte vengono contrastate proprio dalla Chiesa stessa; ma le tradizioni sono, secondo Giovanni Di Landro, l'unica forma vera ed autentica della fede cristiana.
Inviato da: Giovanni Di Landro
Sonetto n. XXXV appartenente alla raccolta: "Tu ndavìa dittu eu...", pubblicata nel marzo 2008 da Giovanni Di Landro. Il poeta qui vuole fare un elogio delle tradizioni popolari religiose, in particolare il suo riferimento implicito è a quelle del suo paese, Caulonia, che tante volte vengono contrastate proprio dalla Chiesa stessa; ma le tradizioni sono, secondo Giovanni Di Landro, l'unica forma vera ed autentica della fede cristiana.
Inviato da: Giovanni Di Landro
A cultura
Poesia inedita di Orazio Raffaele Di Landro, appartenente ad una raccolta ancora non pubblicata intitolata appunto: "A cultura". In questa poesia il poeta vuole farci capire cosa è veramente la cultura, che è secondo lui un qualcosa dalle mille sfaccettature che richiede più di una qualità.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Poesia inedita di Orazio Raffaele Di Landro, appartenente ad una raccolta ancora non pubblicata intitolata appunto: "A cultura". In questa poesia il poeta vuole farci capire cosa è veramente la cultura, che è secondo lui un qualcosa dalle mille sfaccettature che richiede più di una qualità.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
L'indultu
Poesia di Giovanni Di Landro, appartenente al libro: "Tu ndavìa dittu eu..." pubblicato e presentato a Caulonia nel marzo 2008. Nella poesia d'introduzione al suo libro, il giovane poeta cauloniese fa una critica ironica e pungente all'indulto, definito come qualcosa di assolutamente ingiusto, che aiuta i delinquenti e fa del male alle persone oneste. Ma i politici sanno sempre come fare per avere ragione...
Inviato da: Giovanni Di Landro
Poesia di Giovanni Di Landro, appartenente al libro: "Tu ndavìa dittu eu..." pubblicato e presentato a Caulonia nel marzo 2008. Nella poesia d'introduzione al suo libro, il giovane poeta cauloniese fa una critica ironica e pungente all'indulto, definito come qualcosa di assolutamente ingiusto, che aiuta i delinquenti e fa del male alle persone oneste. Ma i politici sanno sempre come fare per avere ragione...
Inviato da: Giovanni Di Landro
U Ciucciareddru
Molto spesso vogliamo imitare gli altri senza averne lo spessore.
Inviato da: De Rosa Antonio
Molto spesso vogliamo imitare gli altri senza averne lo spessore.
Inviato da: De Rosa Antonio
Nu mundu i chisti cui u potìa pensari
Sonetto n. IV appartenente alla raccolta, pubblicata nel 2005, intitolata: "Quandu torna u Signuri supa a terra", del poeta Cauloniese Giovanni Di Landro. Il poeta qui appare amareggiato ed anche arrabbiato, perchè vede che questo mondo è corrotto e ingiusto e che su questo mondo sembra proprio che sia il diavolo a fare da padrone. E gli uomini, che dovrebbero cercare di migliorarlo con le leggi, non fanno altro che paggiorare la situazione.
Inviato da: Giovanni Di Landro
Sonetto n. IV appartenente alla raccolta, pubblicata nel 2005, intitolata: "Quandu torna u Signuri supa a terra", del poeta Cauloniese Giovanni Di Landro. Il poeta qui appare amareggiato ed anche arrabbiato, perchè vede che questo mondo è corrotto e ingiusto e che su questo mondo sembra proprio che sia il diavolo a fare da padrone. E gli uomini, che dovrebbero cercare di migliorarlo con le leggi, non fanno altro che paggiorare la situazione.
Inviato da: Giovanni Di Landro
U titulu di studiu
Questo è un sonetto inedito del poeta cauloniese Orazio Raffaele Di Landro; qui il poeta dice che il titolo di studio di per sé non vale nulla se mancano valori importantissimi come l'educazione e l'intelligenza. Il poeta critica pure la scuola di oggi, che dovrebbe essere selettiva e, non essendolo, finisce per procurare solo danni alla società e ai giovani.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Questo è un sonetto inedito del poeta cauloniese Orazio Raffaele Di Landro; qui il poeta dice che il titolo di studio di per sé non vale nulla se mancano valori importantissimi come l'educazione e l'intelligenza. Il poeta critica pure la scuola di oggi, che dovrebbe essere selettiva e, non essendolo, finisce per procurare solo danni alla società e ai giovani.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Nu plotoni d'esecuzioni
Sonetto inedito di Orazio Raffaele Di Landro, in cui il poeta critica la scuola e i metodi scolastici oggi usati. Nonostante lui stesso sia un insegnante, nei suoi versi si può leggere l'amarezza e il dispiacere suscitati in lui a causa di una scuola fin troppo "moderna" che non è quella che gli piace e che non premia chi merita.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Sonetto inedito di Orazio Raffaele Di Landro, in cui il poeta critica la scuola e i metodi scolastici oggi usati. Nonostante lui stesso sia un insegnante, nei suoi versi si può leggere l'amarezza e il dispiacere suscitati in lui a causa di una scuola fin troppo "moderna" che non è quella che gli piace e che non premia chi merita.
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro