POESIE - MARCHE
A certi critici

Dialetto: Marche

A certi critici
Sento quarche vocetta lenta lenta,
che parla quasci sempre fra li denti,
che ride, che cojona e se lamenta
de 'sti sonetti sciocchi e strafottenti.

<< Chi è l'analfabeta che presenta
'sti sgorbi dialettali inconcludenti,
che per gli errori a leggerli si stenta?
Robba da chiodi,non da cumplimenti.>>

Piano; li cumplimenti io no li vojo,
specie da chi se crede sopra a Zola,
pieni de boria, d'ambiziò, d'orgojo.

Io cazolà, scallai 'na sedia sola,
ma fra de vu, scusate se ce cojo,
quanti banchi scallaste de la scola?



Traduzione in italiano

A certi critici
Sento qualche vocetta piano piano,
che parla quasi sempre tra i denti,
che ride,che prende in giro e si lamenta
di questi sonetti sciocchi e strafottenti.

<< Chi è l'analfabeta che presenta
'sti sgorbi dialettali inconcludenti,
che per gli errori a leggerli si stenta?
Roba da chiodi,non da complimenti.>>

Piano; i complimenti io non li voglio
specie da chi si crede sopra a Zola,
pieni di boria, d'ambizione,d'orgoglio.

Io calzolaio,scaldai una sedia sola,
ma fra di voi,scusate se c'indovino,
quanti banchi scaldaste della scuola?




Racconto inviato da: CONCARLO