POESIE - MARCHE
Matina
C’è un silenzio soprannaturale nel freddo intenso dell’alba. Tutto è immobile e congelato, anche il tempo. Un raggio di sole si fa largo con difficoltà, quasi con prepotenza, tra le nubi plumbee. Il rintocco lontano di una campana, che annuncia l’ora, a fatica riesce a staccarsi dai coppi e a diffondersi nell’aria.
C’è un silenzio soprannaturale nel freddo intenso dell’alba. Tutto è immobile e congelato, anche il tempo. Un raggio di sole si fa largo con difficoltà, quasi con prepotenza, tra le nubi plumbee. Il rintocco lontano di una campana, che annuncia l’ora, a fatica riesce a staccarsi dai coppi e a diffondersi nell’aria.
Dialetto: Marche
Matina
Du’ o tre casette,
bassette,
pijate de strigio
da un raggio de sole
che sbuca ‘nvadente,
‘mpazziente
da ‘n nuvuló’ tutto grigio,
che greve pr’u cielo se move.
Più ‘n giù ra marina,
turchina,
che gambia culore seconno
i capricci d’u vento.
Pe’ l’aria gelata
nun fiata
nisciuno. Silenzio profonno.
E u tempo se sbùtula lento,
‘mpiastrato,
‘ncullato
sui coppi dai tocchi
de quella campana luntana.
Traduzione in italiano
Mattino
Due o tre casette,
bassine,
illuminate di traverso
da un raggio di sole
che sbuca invadente,
impaziente,
da una grande nuvola grigia,
che pesante si muove nel cielo.
In lontananza il mare,
turchino,
che cambia colore secondo
i capricci del vento.
Per l’aria gelida,
nessun suono. Silenzio profondo.
E il tempo scorre (si srotola) lento,
impiastrato,
incollato,
sulle tegole dai rintocchi
di quella campana lontana.
Racconto inviato da: Maria Teresa Bonifazi