RICETTE - CAMPANIA
CHIACCHIERE *

Dialetto: Campania

CHIACCHIERE *
* Frappe, galani, bugie, cenci, chiacchiere quanti nomi diversi per questi deliziosi dolci carnevaleschi che altro non sono che le antiche frictilia degli antichi Romani che le friggevano nel grasso di maiale. e le aromatizzavano con il miele, in quanto lo zucchero era sconosciuto.Da notare che alcuni nomi dati a questi dolci tipo chiacchiere e bugie ci fanno ricordare che a Carnevale periodo di allegria smodata era consentito dire e fare qualsiasi cosa senza paura di subire ritorsioni di sorta!
A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!

Mettete nel mixer tutti gli ingredienti aggiungendo poco alla volta il vino in modo da ottenere una pasta liscia e omogenea. Se dovesse risultare troppo asciutta, aggiungete un po' di vino ancora.
Fate riposare la pasta avvolta in carta oleata per circa mezz'ora in frigorifero. Stendetela poi su di un piano infarinato ad un altezza di circa 2,5 mm e ritagliatela con l'aiuto di un'affilata rotella dentata in tante strisce della lunghezza di circa 12 cm; a qualcuna di queste strisce date delicatamente la forma di nastri annodati al centro.
Friggetene, poche per volta, in abbondante olio e toglietele quando avranno assunto un bel colore dorato chiaro. Dopo che le avete fritte tutte, adagiatele su un piatto e disponetele in modo da formare una piramide.Anziché friggerle, potete anche dorarle in forno su di una placca leggermente unta (180° per 20'), ma le chiacchiere fritte son molto più gustose (se ci si deve ubriacare meglio farlo col vino buono!).
Cospargetele con abbondante zucchero a velo e servitele da sole o ad accompagnamento di un gustoso sanguinaccio.





Traduzione in italiano


Per 6 persone
300 g di farina
1 pizzico di sale
50 g di sugna
1 cuchiaio di zucchero
2 uova
1/2 bicchiere di vino bianco secco
scorza grattugiata di 1 limone
abbondante olio per friggere
1 etto di zucchero a velo.


Racconto inviato da: Raffaele Bracale - Napoli