Le poesie della regione Calabria
Ordini o confusioni?
Sonetto del poeta di Caulonia (RC) Orazio Raffaele Di Landro nel quale egli fa una riflessione sul fatto che al giorno d'oggi alla gente piace la confusione piuttosto che l'ordine, perché l'ordine significa rispettare delle regole, mentre la confusione significa in definitiva fare quello che si vuole. Ma questo è sbagliato!
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
'U malutiampu
Inviato da: EMILIO BENINCASA
'U RISSI GIA' PLATUNI
A che servono le lezioni della Storia se nessuno ha interesse a ricordarle? (sonetto inedito in dialetto reggino)
Inviato da: MAMUNI
"ELLI", "ERRI", "DDI"
Ancora sui dialetti, ma per difenderli non per snobbarli. (sonetto inedito nel calabro-reggino)
Inviato da: MAMUNI
COMU FU?!
Quei poveri ragazzi sono vittime innocenti. I veri colpevoli stanno altrove... (sonetto inedito in dialetto reggino)
Inviato da: MAMUNI
A brutta copia da democrazia
Sonetto n. 16 appartenente alla raccolta: "Tu ndavìa dittu eu..." pubblicata nel marzo 2008 da Giovanni Di Landro. Il poeta qui spiega come la democrazia che c'è in realtà non è tale, poichè sono sempre pochi quelli che comandano e, appena possono, se ne approfittano degli altri. Molti politici dicono che servono le infrastruttre che i cittadini stessi chiedono, ma poi (come per esempio succede in Calabria per quanto riguarda la strada statale 106 Jonica!) queste infrastrutture vengono trascurate e rimangono obsolete.
Inviato da: Giovanni Di Landro
U dialettu crisci
Sonetto di Orazio Raffaele Di Landro dedicato alla "lingua dialettale", che negli anni ha subìto cambiamenti perché i tempi sono cambiati; ma proprio per questo il dialetto, cambiando, cresce e si adatta alla modernità per poter sopravvivere!
Inviato da: Orazio Raffaele Di Landro
Fatti i ll’anticu.
La vita degli uomini una volta era semplice, animata dal sentimento e dalla religione che conservava l’amore per la famiglia. Si viveva di piccole cose, ma spensierati senza preoccuparsi se si camminava scalzi, se non si avevano abiti “firmati”ecc.; gli uomini non erano spendaccioni e schiavi del consumismo. Si badava a cose concrete e soprattutto c’era il rispetto verso il prossimo. Tutta questa delinquenza, questo bullismo una volta non esisteva, oggi le nuove generazioni badano purtroppo a cose più frivole. Peccato che nessuno si sofferma a pensare e a comprendere...
Inviato da: catalano esterino
CU’ SI CUNTENTA GODI
L’annoso problema del Ponte sullo Stretto si può anche risolvere con metodi… artigianali. (sonetto inedito in dialetto reggino)
Inviato da: MAMUNI
na sula leggi ||
Ci piaccia o no, il modello da seguire sta nella Legge universale. (sonetto inedito in dialetto reggino)
Inviato da: MAMUNI